Da Silvia il 18 ottobre 2006
Grazie di esserci,
di avermi fatto vivere con il tuo
accogliente
sguardo amoroso
e la tua stima
senza riserve
di
avermi protetto
con l’abbraccio caldo
di
ogni notte
di avermi aiutata nelle
difficoltà
mettendomi al primo posto
nella
tua generosità
senza limiti
di
avermi accompagnata
non come un cagnolino fedele
ma
come uno stimolante compagno
nelle nostre lunghe camminate
sulla
riva del mare
nei profumi delle ginestre
nei nostri
amati sentieri mare monti
di avermi aspettata
nelle
lunghe sciate di fondo
o di essere corso avanti
per
cercare
il posto del riposo
di avermi fatto
coraggio
sui crinali
anche con l’impazienza
di
avermi fatto godere insieme
della natura e della cultura
di
aver partecipato insieme
alle infinite manifestazioni
di
aver anticipato non solo i nostri desideri
ma anche le idee di
cambiamenti sociali
che si realizzeranno in un futuro
che
non vedremo
di avermi aiutata a realizzare i nostri
sogni:
una vita degna di essere vissuta
nel lavoro,
nella famiglia,
con i compagni e gli amici
di
avermi portato i capellini in brodo
a villa Ada
perchè avessi più latte
immersi nel
profumo
dei nespoli in fiore dell’autunno romano
di
aver cullato i figli
intere notti
quando avevano
il
mal d’orecchi
per farmi riposare
di
averli accuditi
rimboccando ogni sera
con immensa
cura e affetto
le loro coperte
di aver corso
a
piedi, in auto, in treno
per raggiungerci
per stare
con noi il più possibile
anche se cercavi
sempre
di rimandare le partenze
per non lasciare gli
impegni
presi con gli altri
Grazie anche
per
le rabbiose separazioni
ci hanno permesso
un
rapporto sempre vivo e nuovo
e non la vuota abitudine
Grazie
infine
di non esserti mai lamentato
per non essere di
peso
ma leggero come una piuma
ringraziandomi
sempre per la cura
come se non fosse
l’unico
mio piacere rimasto
Io ho cercato
di starti
al fianco
con gli iniziali discorsi chiarificatori
per
farti uscire
dal bozzolo del silenzio
con lo stimolo
e l’aiuto critico
tirandoti i piedi per
terra
quando volavi troppo alto
(il violinista di
Chagall)
sforzandomi di farti salvaguardare
la
tua vita
senza donarla
tutta agli altri
come
sei sempre tentato di fare
per farti trovare
spazi
e tempi
per il tuo sentire
senza farti
soffocare
come un soffiatore di vetro
dall’impegno
mentale
Fino a ora
che compi 67 anni
e
ti auguro
di chiudere il cerchio
in affetto e
serenità
come abbiamo vissuto
la nostra
vita insieme
di tutto questo
ancora
ti
ringrazio.
Silvia
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